DIGA SUL MELITO: UNO SCANDALO INFINITO NEL PANTANO DELLA BUROCRAZIA


Manno: “Abbiamo sempre lavorato per realizzare l’opera. Chi ha sbagliato dovrà pagare. Se ho sbagliato io sono pronto a pagare”

 

Nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa

 

“E’  giunta l’ora di uscire dalle nebbie che avvolgono e che si sono addensate sulla ripresa dei lavori per il completamento della Diga sul fiume  Melito: non possiamo più aspettare”. Grazioso Manno presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese, l’ente che deve completare i lavori, dopo anni di silenzio salvo sporadici interventi, riprende in mano lo scettro della vicenda perché non ci sta più a sopportare quella insostenibile pesantezza delle lungaggini burocratiche amministrative che stanno impedendo di portare a termine quella che avrebbe dovuto essere - ed ha tutti i requisiti per esserlo – oltre che la più grande opera in cantiere del sud, la struttura di approvvigionamento idrico a fini multipli (potabile,irriguo,industriale ed idroelettrico) cruciale per tutta la Calabria centrale. La diga nel comune di Gimigliano con un bacino di utenza in una area che  va dalla fascia jonica fino alla piana di Lamezia e al monte Poro, riguarda la vita e lo sviluppo di questo ampio comprensorio, nel quale insistono mezzo milione di persone (il 25% della popolazione calabrese), 50 comuni, migliaia di aziende agricole ed industriali. “Ogni giorno – afferma Manno – abbiamo lavorato e profuso energie perché noi  - va giù deciso - la diga intendiamo davvero realizzarla! Non ci stiamo a  passare tra quelli che hanno sprecato fino ad oggi circa 87milioni di €uro”. “Nonostante  ripetuti e continui incontri svolti a Roma con i massimi dirigenti degli enti interessati – prosegue – sembra che una giungla impenetrabile impedisca la realizzazione dell’opera. In una recentissima lettera, inviata al Provveditore Interregionale delle Opere Pubbliche della Calabria e Sicilia dott. Vittorio Rapisarda, al sottosegretario Graziano del Rio, al Ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi e al Direttore Generale per l’Edilizia Statale ing. Giovanni Guglielmi  oltre alla richiesta della messa a disposizione di alcune somme ho fatto presente che è mia intenzione intraprendere qualunque altra azione consentita, per risolvere una volta per tutte la vicenda che assume contorni poco chiari, ed andare fino in fondo per tutelare gli interessi del Consorzio, dei consorziati e di tutta la collettività”. La realizzazione della diga – insiste Manno – deve trovare un posto di primo piano nella “cabina di regia” per la Calabria istituita dal premier Renzi e coordinata dal sottosegretario Del Rio. Anticipo che nei prossimi giorni – conclude Manno – sarà convocata una conferenza Stampa nella quale, con documenti alla mano, sarà illustrata e consegnata alla stampa la documentazione anche inedita  a supporto. Sarà altresì messo a disposizione tutto l’archivio (milioni di pagine) riguardante la diga.    

 

 

                                                                                                       

                                                                                          Consorzio Ionio Catanzarese
                                                                                            Ufficio Comunicazione e Relazioni


Pubblicata in data: 26/05/2014